Lotterai, L' otterrai, Lo terrai

lunedì 23 ottobre 2017

Uno dei post più personali che faccio, e forse uno dei più personali che si possa fare. Avete presente quel dolce dal cuore morbido? quei dolci che a vederli sembrano quasi stopposi, ma una volta piantata la forchetta esce il cioccolato liquido.
Ecco, sono io.
Sono sposata con Simone da 6 anni il 12 novembre ed ho un meraviglioso bimbo di 5 anni. Ma la mia vita non è sempre stata rosa e fiori.
Io sono o bianco o nero, non esistono le sfumature in mezzo. Se voglio una cosa la raggiungo a qualunque costo, se però per qualsiasi motivo non riesco,
cado nella depressione più assoluta.
Il mio momento peggiore lo ho avuto in quinta superiore, dove, per me stessa, e forse per la prima volta, ho lasciato la scuola.
Guardandomi indietro me ne pento, ma fino ad un certo punto. Me ne pento perchè so che non mi manca la testa per quel foglio di carta, non me ne pento perchè di certo non era quella a darmi la maturità.
Quando si arriva al punto di volerla farla finita, forse l'unica opzione è ritirarsi in sè stessi, ed è quello che ho fatto.
Lo ho fatto talmente bene che l'unica cosa che facevo era stare in camera mia e mangiare.
Ma Simone nonostante tutto ciò mi ha amato e solo grazie a lui ne sono uscita, credo sia il mio angelo custode, anzi, sono sicura che senza di lui ora non sarei qui.
Uscita da casa, la ho presa un po' come una rinascita. Mi sono sposata e ho un bellissimo bimbo, ma il mio nascondermi dietro il cibo non è mai svanito del tutto.
Fino a che la bilancia non ha segnato 100. Cento giusti, spaccati. Per 1.56 cm.
A quel punto qualcosa è scattato, non so dirvi cosa ma è come se dentro di me si fosse risvegliata la vera io.
Ho guardato quel numero e sono scoppiata a piangere, e mi sono sentita fallita, nonostante tutto quello che ho.
Proprio perchè il mio carattere è o bianco o nero, non ho visto altre opzioni se non depressione o mettermi in regola.
Simone non mi ha lasciato sola un attimo, e grazie a lui e alle sue parole, alle sue azioni, al suo sentirlo vicino, mi sono buttata a capofitto sulla seconda opzione. Senza pensarci ho deciso che il 1 gennaio 2014 sarebbe stato il primo giorno della rinascita.
Senza pensare che il 2 è il compleanno di mia mamma, che il 6 sarebbe passata la befana e senza pensare se il 1 gennaio fosse un lunedì o no.
Ho cominciato senza l'aiuto di nessuno se non di me stessa. Ogni giorno mi preparavo il menù per il giorno dopo, senza cercare o pensare a scuse.
Mi sono tolta le schifezze e ho sostituito con dolci fatti in casa light.
Ho cominciato a mangiare frutta e verdura, nonostante per i 23 anni precedenti ne sembrassi allergica.
Controllavo calorie e abbinamenti.
Con la pasta niente pane, e 80 gr erano più che sufficienti.
A cena un' insalata con verdure varie e qualche proteina poteva andare più che bene.
E' stato tutto difficile e non poco. I primi giorni avrei voluto mollare tutto.
Ma sopra il letto avevo un foglio, un conto alla rovescia che partiva da quel fantomatico 100 e scendeva scendeva scendeva. E ogni chilo era una x sopra quel numero che non avrei mai più voluto vedere.
Ho fatto ovviamente anche attività fisica, partendo da semplici passeggiate con passeggino, passando a video di mezz'ora da fare a casa.
Non pensavo di riuscirci. Con un figlio di un anno che chiamava di continuo, con i mille lavori da fare, con i 100 chili che pesavano più che mai.
Eppure? Eppure in un anno sono arrivata a 64 chili.
Penso di averli pesati in prima media.
I vestiti mi stavano, tutti mi facevano i complimenti, MI VEDEVO BELLA E STAVO BENE CON ME STESSA.
Mi sentivo migliore, anzi mi sento migliore.
Ora vi dico il vero, questi ultimi anni ho guardato molto meno a me stessa e ho mollato un po' e ho ripreso 5 chili. Ma ho tutto sotto controllo e non avete idea di quanto questo mi faccia stare bene.
Perchè vi racconto questo? Perchè chi non mi conosce non può immaginarlo, non può sapere le mie guerre interiori. E le mie vincite.
Spesso si parla e si danno giudizi senza sapere il percorso dell'altra persona, senza sapere cosa sta passando.
Ma la cosa che più ci tengo a dire è nel titolo: credeteci e tutto può succedere. Se penso a come la pensavo prima di iniziare e vedere risultati. Se penso a quello che mi dicevano gli altri. Non sarei neppure partita. Eppure, eccomi qui!!
Lottate per ciò che volete, e lo otterrete.
Credetemi e credete in voi stessi!!
Raccontatemi qualcosa di voi, una vostra storia dove avete dovuto tirare fuori le palle!! Sarei felicissima di leggervi!!

Patty

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