-40 giorni, tempo di corsi, letture e borsoni

lunedì 26 novembre 2018

PH. Elle Mic Photo

Meno 40 giorni. Tempo di corso preparto, di borsoni e lettini che prendono forma.
Tempo di ansie e paure, che cerco di curare con candele profumate e momenti che tengo per me, senza pensare troppo a come e cosa sarà.
Tempo di pesantezza, stanchezza piccoli fastidi e dolorini che subito ti mettono sull'attenti.
Tempo di fame, ma anche di acidità e mal di stomaco.

Diciamo che secondo me l'ultimo mese e mezzo è paragonabile ai primi tre mesi. I motivi sono opposti, all'inizio le sensazioni sono di quel misto fastidi fisico e pensieri mentali, non tanto per il parto quanto per i 9 mesi, sembra impossibile che quel semino visto e sentito nella prima ecografia possa crescere e diventare grande, e soprattutto sai che è completamente dipendente da te ora come ora.
Ti guardi il pancione, anche perchè abbassando lo sguardo non vedi altro, e cerchi di capire esattamente come vuole uscire, senti i piedi sulle costole e la testa sulla vescica (se sei fortunata ed è già in posizione) e pensi a come cavolo fare. Lo ami, senza dubbio, ma qualche dubbio sul perchè ti sei messa in questa situazione lo hai, anzi, non ti fa dormire la notte, insieme alla sciatica e allo stomaco dolorante.
Ma anche per questo sei arrivata a pensare che tanto male per male meglio dar sfogo alle proprie voglie, minestrina o pizza comunque stanotte sentirai una pesantezza assurda, tanto vale divertirsi.
Però come è bello guardare il borsone che prende forma.
Decidere la prima tutina, guardare il lettino e pensare : " Pensa quando li in mezzo ci sarà un piccolo pulcino"mentre subito dopo: ma che sia troppo sottile il cuscino? e se si gira e si soffoca? e se non si gira e si soffoca uguale? e la trapuntina che basti? ma se ha caldo lo capisco? beh faccio così, scarico l'app per prendere appunti e mi segno le domande da fare al corso.
E sono al secondo... con Gio ero quasi più incosciente sotto questo punto di vista.
Il corso. Non vedi l'ora di andare, conoscere gente e allo stesso tempo di chiuderti in casa e dormire.
Tante domande da fare, tante cose da voler mettere apposto prima dell'arrivo. Ma cominci a non stare in piedi facilmente, ad avere fitte all'inguine, alla schiena, alle gambe, i piedi gonfi.
Non è ancora il momento del letargo?
Sogni lunghe docce calde, dove esci più distrutta di prima, fisicamente k.o.
E invece quello che ti dicono tutti è: riposa ora, che poi quando arriva vedrai! Nottate in bianco, male ai capezzoli nel tentare di allattare, piangerà e non capirai cosa vorrà, pannolini da cambiare e bimbi da lavare completamente perchè si riempiono di cacca fino all'attaccatura dei capelli. Però mi raccomando solo saponi bio neutri da 50 euro in versione monodose in farmacia o poi si irrita la pelle e a quel punto ciao, piangerà anche per quello. E niente salviette solo acqua di fonte e sapone marsiglia, ma non quello da negozio, quello creato a mano dalle mani sapienti di piccole giapponesine in qualche valle sperduta.

Però, anche rileggendo tutto questo, anche provando tutto questo (e molto altro che meglio evitare di raccontare in pubblico), io continuo a pensare al momento in cui lo avrò tra le braccia, al momento in cui vedrò Simone tenerlo e guardarlo adorante, al momento dove ci guarderemo e diremo: ce l'abbiamo fatta, tutto sommato pensavo peggio! (questo merito del famoso detto " mal desmentegon"), penso ai parenti, che arriveranno a conoscere il nuovo cucciolotto, penso a Gio, e questa è la cosa che mi emoziona di più, a quando entrerà in stanza a conoscere Lorenzo, e so, perchè lo conosco che piangeremo tantissimo, insieme, tutti e quattro.
Ma devo essere sincera con voi, penso anche alla baguette con crudo e mozzarella che ho già chiesto in ospedale, per poter festeggiare alla grande il momento in cui potrò dire che finalmente ce l'ho fatta, che siamo li, felicissimi, tutti e quattro insieme.



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