Hygge

mercoledì 14 novembre 2018


Per me l'hygge è stata una vera e propria sorpresa.
Amo cercare idee sul come semplificarci la vita, come aiutarci a vivere il momento, come trovare gioia dalle piccole cose a portata di tutti piuttosto che cercarla in viaggi o cose pacchiane e costose.
Questo non solo perchè non posso permettermi tutto ciò, ma soprattutto perchè mi appartiene di più, rispecchia il mio essere. Infatti, appena in libreria ho trovato questo libro, ho letto questo titolo ho subito pensato dovesse essere mio.
L'hygge è lo stile di vita danese, o almeno, li nasce e un po' ovunque dovrebbe essere seguito secondo il mio punto di vista. Amo i paesi nordici, se dovessi decidere un'altro stato in cui vivere non avrei dubbi sul dire Norvegia, ma mi rendo conto di come possa essere ostico passare li una vita.
La Danimarca in qualche modo si è vista costretta a creare questo stile, pensiamo anche solo al fatto che nei periodi di buio la luce del sole c'è si e no per 7 ore, che per più di 170 giorni all'anno piove e che la temperatura media è di 17°.
Quindi dove si può, se non in casa, se non tra amici e parenti, trovare il calore di cui si necessità per non andare in depressione?
Dopotutto, in Norvegia esistono più di 30 modi per definire la neve, qui ci sono più e più modi per definire l'hygge, che altro non è se non una bussola che ci guida verso piccoli momenti che il denaro non può comprare, pensarsi e sentirsi soddisfatti, saper trovare un rifugio e una sicurezza tra le persone a cui si vuole bene e nella propria casa.
L'hygge indica il dolce far nulla, il sedersi con gli amici e rilassarsi, senza pensare troppo.
Pensate che bello vivere così, far crescere i propri figli con la consapevolezza di questi piccoli momenti.
Momenti che chiunque può vivere, che possono essere semplicemente una nuova tradizione da condividere in famiglia.
Non vestirsi la domenica e passare la giornata in pigiama? Bere una tisana calda e raccontarci la giornata mentre fuori diluvia?
Decidere che il sabato sera non si cucina e si mangia davanti alla tv in salotto, o leggere insieme sotto un bel plaid caldo con solo luce di candele.
Imparare a "oziare" in un mondo che ci vorrebbe sempre più frenetici.
Ad esempio, quanto può renderci nervosi il perdere un treno o ritrovarci in ritardo? Essere bloccati in una bufera di neve? Dover passare ore incolonnati in auto?
Se invece imparassimo a rendere questi momenti hygge? Goderci il fatto di avere un punto in comune e di approccio con la persona che ha perso con noi la coincidenza, goderci la chiacchierata in auto con i nostri figli mentre aspettiamo il verde.
Anche in casa si può vivere l'hygge, ad esempio con uno stile minimalista, dove basta poco per pulire, dove tutto è sempre accogliente, magari con un bel mazzo di fiori di campo, dove a scaldare tutto è un fuoco a vista, dove le luci sono calde e soffuse, delle lucine, a volte addirittura candele.
Dove amiamo riciclare e rinnovare le cose, dove abbiamo esposti i ricordi di persone che abbiamo amato e souvenir di posti che abbiamo amato visitare.

"L'hygge è il tempo extra che mi concedo per godermi davvero un momento speciale, ma allo stesso tempo è qualcosa che, come per magia, accade ogni singolo giorno se, semplicemente, apro gli occhi"
— Nanna Mosegaard —


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