mercoledì 9 gennaio 2019

Bimbo!!



Finalmente, dopo tanti meno un più! Siamo a +16, e finalmente in 4!
Che dire, che esperienza! Così brutta e allo stesso tempo cosi bella... voglio raccontarvela.

Era ormai un bel po' di giorni che mi sentivo gli ormoni in subbuglio, per un motivo o un altro mi ritrovavo spesso a piangere e spesso talmente impaurita da quel che mi aspettava da voler stare sola e rinchiudermi nel mio bozzolo. Solo pochi giorni prima, chattando con mia sorella, parlavamo di quanto la situazione mi spaventasse, delle continue contrazioni che iniziavano e si fermavano e del fatto che non mi sentivo pronta ad affrontare un parto, per quanto fossi al secondo figlio e, come dicono tutti, un travaglio più veloce.

Già il sabato prima ero stata in ospedale, delle contrazioni dolorosissime e regolari, ma parto ancora chiuso. La dottoressa stessa mi ha detto che sperava di vedermi presto perchè a sto punto era proprio solo questione partisse tutto.

Passano due giorni tra fitte e fastidi vari, finalmente arriva la vigilia di Natale. Non tralascio nulla, come al solito aiuto Gio nel prepararsi, pulisco, preparo pranzo, tra sensazioni strane. Ma a mezzogiorno, mentre stendo i panni della lavatrice, mi sento bagnata, vado in bagno e mi sono accorta di perdere molto sangue.
Da li ricordo poco (che sia il famoso "mal desmentegon"?) fatto sta che chiamo simone e gli dico di telefonare subito a sua mamma e dirle di tornare, Gio più in ansia di noi aveva già indossato le scarpe nel caso fosse servito portarlo con noi, mentre Simone aveva già in mano la mia giacca e messo in moto la macchina.
In 10 minuti eravamo in ospedale super impanicati, non è mai bello vedere del sangue in gravidanza, soprattutto dopo giornate di dolori cosi e a termine.
Ma fortunatamente, dopo la visita nessuno sembra spaventato, anzi, mi mettono sotto monitor e mi dicono che con quelle contrazioni entro sera partorisco.
Ovviamente me l'hanno tirata, in un ora dilatazione 4 cm poi calma piatta e bimbo sveglio che si rotola e scalcia come niente fosse, ma soprattutto che non si vuole incanalare.
A forza di "ma col secondo è normale" dopo 11 ore di travaglio e bimbo che finalmente si incanala (penso per sbaglio) decidono di rompermi il sacco per velocizzare tutto.

Sono le 23.26 quando un piccolo Lorenzo viene al mondo. Come ha detto il collega di Simone : giusta la mezzanotte con il fuso orario di Betlemme!

Che dire, mai più. Altro che più veloce (Gio 2 ore,  Lorenzo 12), altro che meno doloroso, nonostante la grandezza (49cm x 2.7 kg), insomma ripeto, mai più.

Però la gioia dell'averlo tra le braccia, fare lo skin to skin con lui, ha ripagato tutto.

Ci ho pensato, parecchio. E' vero il dolore è stato qualcosa di indicibile, ma credo più che quello, mi abbia distrutto la stanchezza con cui sono arrivata li. Come sempre c'è una lezione da imparare ed è: pensare di più a se stessi.
Con l'idea di non voler far mancare nulla a nessuno, di non perdere il Natale, di non lasciare indietro nulla, mi sono demolita, fisicamente e mentalmente e non sono arrivata li al 100%.
Ora, chi di voi aspetta e legge il post, penserà che sono tremenda a scrivere queste cose, dato che ci dovrete passare.
Beh è vero, vi ho detto come è stata, è cosi, una grande sofferenza ma sicuramente non è un dolore. Pensate a come sarà poi, tornare voi stesse e poter abbracciare il frutto del vostro amore, il vostro cucciolo di uomo.
Ma soprattutto, pensate a voi stesse, preparatevi psicologicamente, rilassatevi, non pensate troppo e soprattutto imparate a prenderla come viene.

Vedrete, sentirete un amore viscerale per la vostra creatura, che vi farà sopravvivere a tutto, e soprattutto, a rendervi persone migliori.

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