-80 giorni e mi sento sempre più una mongolfiera

mercoledì 17 ottobre 2018

Il momento più emozionante della nascita di Gio, a poche ore dal parto lui mi afferra. Dopo 6 anni ancora mi tiene con se.


Ormai siamo a meno 80 giorni dalla data presunta del parto. Giovanni è stato un'orologio svizzero, 22 settembre e 22 settembre è stato. Ma se ho capito una cosa da questa nuova avventura è che ogni gravidanza è a se. Che novità direte, te lo dicono tutti.
E' vero, ma io non ci credevo. Mi sento molto diversa da sei anni fa, quello sì. Ma io, non pensavo che il mio corpo non potesse decidere di prendere una stessa situazione già vissuta e viverla esattamente al contrario.
Partendo dal malessere, dalle nausee, dagli ormoni, dai suoi movimenti.
Può sembrare strano, ma la gravidanza di Gio la ricordo bene. Almeno penso di ricordarla bene, spesso credo di non averla vissuta io, mi sembra tutto così lontano. Ma ricordo sicuramente i suoi movimenti, ed erano ben diversi.
Gio faceva la stellina ad esempio. Dormiva, dormiva, e poi di colpo taaac due pugni che spingevano sulle costole e due piedini che spostavano le ovaie. Pochi secondi senza respirare e lui tornava tranquillo.
Con Lorenzo parliamo di un vero e proprio terremoto, innanzitutto a 16 settimane già lo sentivo. Pensavo anche io fosse impossibile eppure dalle ecografie risultava che non stava fermo un secondo e i miei "sfarfallii" coincidevano.
Ma ora, a 28, sembra abbia una spina sempre attaccata. Calci, pugni, capriole, piccoli movimenti, singhiozzo, schiacciamento vario di organi interni, ecc ecc.
A volte ci parlo, e chiedo gentilmente di mollarla e dormire un po'. Ma figuriamoci!
Sembra inoltre già riconoscere tutti. Se metto la mano io mi segue, se la mette il papà calci e pugni, quasi a voler uscire per giocare. Arrivano la nonna e Gio e si calma improvvisamente, se si avvicinano le zie va a momenti, in base alla giornata.
Ci prende già tutti un po' in giro.
Più felice di Giovanni non c'è nessuno, ha già detto che nel momento in cui a Lorenzo scapperà la cacca possiamo riposarci tranquilli che lo accompagnerà lui.
Partiamo bene. So già che alla prima cacca cambierà idea.
Nella gravidanza di Gio ero pure mille volte più bella, e mi sentivo così.
Pesavo 30 chili in più di ora, ma mi vedevo veramente bene. Capelli bellissimi, non più crespi, ricrescita quasi invisibile, unghie lunghe e resistenti.
Questa volta zero. Sono a 28 settimane e ho preso si e no mezzo chilo. Di per sè quindi non dovrei vedermi un pallone con le ruote, eppure mi ci vedo e mi ci sento.
Mi sento come "intrigosa" (passatemi il termine ma meglio di questo non ne trovo). Spesso mi sento sicura di passare tra le sedie e il muro e invece niente. Vogliamo parlare dei capelli? Praticamente sono completamente bianchi, ricrescita a non finire e ultramegacrespi. Per di più si ungono con un non nulla, quindi dalle due volte a settimana classiche (e spesso solo perchè mi sentivo io, ma di per se nessuno li notava sporchi o unti) a quasi ogni giorno. E io odio lavarmi i capelli. E la quantità che rimane nel lavandino?
E per fortuna sto usando prodotti selezionati, non insomma quelli del supermercato, con cui mi trovo benissimo.
La pelle non parliamone neanche e le unghie si sono più resistenti, ma non crescono proprio.
Con Giovanni poi mangiare era una goduria. Per carità, nonostante partissi già da una situazione grave sono riuscita a non prendere molto peso. Però non ho avuto problemi di digestione ogni volta che mangiavo, respiravo, starnutivo ecc ecc.
Ora si, mi capita di avere fame, ma passa abbastanza veloce quando penso a come ne risponderà il mio stomaco e intestino.

Poi ho un po' una questione psicologica che spero di risolvere appunto tra 80 giorni. Io amo mio figlio più di ogni altra cosa al mondo, questo è fuor di dubbio. Quando mia sorella mi ha detto di aspettare Leo, ho pianto per ore per la gioia che stavo provando nel cuore. Mi sembrava impossibile, eppure quando lo ho visto la prima volta ho capito che lo avrei amato come fosse cresciuto dentro di me. Ci penso sempre, penso a lui e mi preoccupo per lui come con Gio.
Ma anche su questo, questa gravidanza è molto diversa. Certo che gli voglio bene, e se succedesse qualcosa morirei. Ma davvero potrò amarlo come amo Gio? Leggo su molti blog che è una domanda che si pongono in tante, ma nel momento stesso in cui gli sguardi si incrociano per la prima volta, ogni paura scompare.
Se devo pensare a un motivo, credo sia semplicemente autodifesa. So come andrà, ci sono già passata, so che dipende completamente da me ora e ogni mio errore può essere fatale. So che per amare e interagire con Gio come faccio ora ci sono voluti sei anni, non pretendo che ci sia da subito questo scambio di affetto e interazioni.
Spero, ma dentro di me ne sono sicura, che scocchi tra di noi subito il colpo di fulmine.
Anche per quello sto cercando di vivermi ogni secondo in famiglia come un momento prezioso, come un nuovo ricordo da creare, perchè poi ci saranno ovviamente dei sacrifici da fare, almeno inizialmente, e non voglio vengano visti come delle privazioni, ma come un "ok, ci siamo goduti i momenti per noi 3 ora siamo una nuova famiglia".

Però, c'è un però. Anzi, molti. Sentirlo crescere dentro di me è bellissimo. Sentire che sta bene e poterlo constatare con un bel calcio nello stomaco mi fa stare tranquilla. Passare dall'essere senza respiro ad avere mezzo minuto con i polmoni liberi, ti fa provare la bellezza di sentire l'ossigeno che ti dà sollievo.

E' vero, ogni gravidanza è a se, ma nessuno può cambiare la sensazione di poter dar vita a un nuovo cucciolo d'uomo.

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