-25 giorni, arriverò mai alla data?

lunedì 10 dicembre 2018


Mancano 25 giorni.
Sembra impossibile siano già passati 9 mesi.
Mi sembra impossibile nonostante la sciatica, i piedi che esplodono, la vescica dolorante e le emorroidi.
Nonostante un vermetto di 3 kg quasi nella pancia, che non mi lascia dormire e appena sente qualche voce "amica" inizi a fare lo squalo.
Sembro la protagonista di un film horror.
La borsa è ormai pronta da un po'. Sono l'ansia in persona, soprattutto quando si parla di organizzazione e di cose su cui non posso avere il pieno controllo.
Quindi quello che posso fare deve essere pronto dall'inizio, se avessi potuto la avrei preparata a tre mesi.
Me lo ha vietato solo il buonsenso.
Voglio però parlarvi di cosa sto provando ora. Penso che un po' tutte ci siano passate, al secondo figlio.
Ho paura di non poterlo mai amare come amo Gio, credo da un lato sia normale, neanche Gio pensavo di poterlo amare cosi tanto.
Allo stesso tempo se mi fermo a pensare al momento in cui sarà tutto finito, lo avrò tra le braccia, vedrò il suo faccino e io saprò di avercela fatta, mi commuovo. Mi commuovo di un amore che riempie il cuore.
Ho paura del parto. Una paura pazzesca. Con il primo figlio non è stato così. Ero completamente incosciente e per quanto una si immagini quei momenti, li immagina sempre sbagliati.
Ero pronta a soffrire come un cane. Invece è stato veloce e tutto sommato il dolore gestibile.
Ma dicono il secondo sia più doloroso e più veloce. Ma dicono anche che il primo ti distrugga. Che faccio? A chi credo? Non lo so, e la cosa mi mette ansia. Da una parte voglio credere sia veloce e indolore. Dall'altra so che tanto non lo saprò finchè non arrivo li e fisiologicamente parlando, per quanto possa essere meraviglioso, non potrà non esserci dolore. So anche che passerà completamente con l'ultima spinta. Ma so anche che devo arrivarci.
Ho paura di non arrivare alla data. Non credo sia possibile bimbo possa crescere ancora molto dentro di me, cioè non ci sta anche volendo. Lo sento ovunque e sempre più in movimento. Almeno è felice!
Ho paura di come starò dopo, parlo di ciclo, di emorroidi, di tentativi di attaccarlo al seno, di stanchezza.
Sapete cosa mi sta aiutando un sacco?
A parte grazie a Dio la mia famiglia che mi sta molto vicino, e già questa è una grazia che non tutti hanno purtroppo.
Ormai sono alle toto scommesse sulla data, basandosi su lune, calendari, eventi e chi più ne ha più ne metta.
A parte Gio e Simone che mi sono sempre stati vicini, ma che ora più che mai mi aiutano e supportano (anche se direi più che altro sopportano) nei miei sbalzi di umore, micidiali, me ne rendo conto perfino da me.
Il corso pre-parto.
Non sapevo neanche se farlo o no, alla fine ho già partorito una volta, so come si fa.
Non so neppure se potrò andare in quell'ospedale (prego di si, mi darebbe una fiducia e serenità disumana poter essere di nuovo nell'ospedale dove ho partorito Gio e tutto è andato bene), ma per questione politiche e altro hanno moltissime restrizioni, quindi tutto dipenderà da quel giorno.
Ma so che sentire altre mamme, che siano al primo che siano al secondo o terzo, con le mie paure (a volte anche di più, cosa che mi sembra impossibile sinceramente), mi aiuta moltissimo.
Il conoscere una delle ostetriche, con la quale poter scrivere e creare gruppi whatsapp di mamme fuori di testa, mi da pace mentale. Anche se sinceramente, poverina, anche umanamente, non so quanto possa fare, già anzi ne avrà fin sopra la testa.

A volte mi accorgo di come siano le piccole cose, i piccoli momenti a darmi serenità ora. E ve le consiglio. Una maschera al viso, una tisana calda, un paio di calzini caldosi, un film o una canzone. Imparate, come sto imparando io a prendere in questi momenti, dei piccoli momenti per voi. Presto tornerete a essere voi stesse, ve lo prometto.

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